La rivoluzione presunta – ebook gratuito – quasi un manuale di sopravvivenza dal grillismo

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Pietro Orsatti

La rivoluzione presunta

dal partito azienda al partito che non c’è manuale di sopravvivenza dal grillismo

 @orsatti63

www.orsattipietro.wordpress.com

ebook pubblicato sotto licenza Creative Commons

 

 

“Né di destra né di sinistra”. Sarebbe bastata questa dichiarazione urlata e sbandierata da Beppe Grillo e dai pochi esponenti del M5S a cui è stato concesso parlare in pubblico e ai media nel corso di questi anni per far squillare un campanello di allarme nella testa degli elettori italiani. Non è stato così. Il 25 per cento degli italiani in questo febbraio 2013 ha deciso di seguire Grillo.

Cero ora ci sarà qualcuno che mi definirà un nostalgico delle ideologie del Novecento, anacronistico superstite della guerra fredda. “La destra e la sinistra non esistono più” si urla da anni. Anche se non è vero. Perché bisogni, valori, obiettivi, strategie e immaginari di destra e di sinistra sono non solo sopravvissuti, ma sono la normalità non solo in Italia. Anzi, soprattutto non in Italia.

“Né di destra e né di sinistra” non significa nulla, è una contraddizione insanabile. Sarebbe come se qualcuno affermasse di essere un liberista contrario al liberismo. A dire il vero in Italia siamo riusciti a vedere perfino questo con alcune delle più esilaranti dichiarazioni (finite perfino in un libro) del mai troppo sottovalutato Giulio Tremonti.

“Ne di destra ne di sinistra” è una delle tante dichiarazioni fuorvianti, di slogan furbetti, che Beppe Grillo ha estratto dal cappello per mettere in piedi una struttura elettorale innegabilmente impressionante. Ma fondata su un fondamentale equivoco. Le uniche alternative fra una destra e una sinistra moderni, sono il consociativismo da un lato e il populismo dall’altro. La spregiudicatezza di un centro sempre pronto a fare accordi anche improbabili pur di sopravvivere e tessere interessi solo apparentemente moderati e un populismo che è un’antica suggestione italiana. Propendo più su un identikit del fenomeno del grillismo populista, fondato sul consenso a chi la spara più grossa, a chi riesce a cannibalizzare più slogan (semplificando o occultando i contenuti) e a digerirli in un unico pastone da offrire, come un pacchetto salvifico al cliente/militante/elettore sullo scaffale del discount della politica.

Questa raccolta di articoli e post sul blog www.orsattipietro.wordpress.com raccontano questi anni e l’affermazione di Grillo. E le tante ombre che dietro al fenomeno non si sono mai diradate. Articoli e pst integrati e riordinati, aggiornati e rivisti ma non in ordine cronologico alla luce di queste giornate di fine inverno.

 

p.s.

ho evitato volutamente di soffermarmi nel dettaglio sulla vicenda Favia e democrazia interna e altri scannamenti interni. Per una ragione molto semplice. Se arrivi a farti candidare e poi per anni da eletto sei al centro dei 5S non credo sia possibile scoprire di colpo un giorno che non c’era democrazia interna. Lo sapevi e ti è stato bene fino a quando ti è convenuto.

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