si ringraziano:
Bettina Mirabile, Davide Bramante, Giulio Cantagallo e Paco Sannino
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GRANDE RACCORDO CRIMINALE
Cosa nostra, ‘ndrangheta, camorra, banda della Magliana, Casamonica, organizzazioni straniere.
Roma, la Capitale del sistema di potere della Mafie s.p.a.
A Roma è guerra di mafia. Tra violenza, connivenze, intrecci di potere, scorrono fiumi di droga e di sangue. La Capitale da decenni è l’obiettivo della criminalità organizzata, e simbolo di un Paese immobile per scelta.
Negli ultimi tempi sono saltati equilibri consolidati: nuovi soggetti si sono seduti al banchetto degli appalti e degli affari, altri ne sono stati esclusi e altri ancora sono stati costretti a scendere a patti. E le mafie non sono rimaste a guardare.
Saccheggiano Roma riciclando soldi per fare soldi, favorite dalla crisi finanziaria. Hanno a disposizione i colossali proventi della droga — da Roma passa un quinto di
tutta quella “trafficata” in Europa — del racket delle estorsioni, degli appalti sporchi e dell’usura. Appetiti formidabili al servizio di nuovi e vecchi poteri.
Le trame inedite fra Cosa nostra, ‘ndrangheta, camorra napoletana, Casalesi, Casamonica, banda della Magliana e organizzazioni criminali straniere non possono più fare pensare a fenomeni di infiltrazione isolati, ma a una rete strutturata di sodalizi mafiosi, che opera in modo inedito.
Gli autori indagano e portano alla luce i legami sconosciuti e sommersi fra delinquenza, potere e interessi della Mafie s.p.a., tracciando la nuova geografia della criminalità organizzata che fa di Roma la caput mafiae del Paese.
Titolo del Libro: Grande raccordo criminale
Autori : Floriana Bulfon Pietro Orsatti
Editore: Imprimatur
Collana: Saggi
ISBN-10: 8868300915
ISBN-13: 9788868300913
Nato a Ferrara nel 1963, cresciuto a Roma, espatriato più volte per lavoro.
Ha collaborato per numerose testate giornalistiche italiane ed estere occupandosi di ambiente, lavoro, mafie e esteri. Ha lavorato presso il gruppo parlamentare verde (11esima legislatura) ed è stato uno dei membri dei comitati nazionali per i referendum “caccia” e “nucleare” del 1986. Ha avuto incarichi e lavorato in associazioni ambientaliste come Legambiente e Friends of the Earth. Ha realizzato progetti web e campagne per ActionAid, Anci, Un ponte per, Ricerca e Cooperazione. Ha lavorato e pubblicato, fra gli altri, per Diario fin dalla sua fondazione, il manifesto, Agenzia Dire, L’Unità, Editoriale la Repubblica (in particolare MicroMega), Carta, La Nuova Ecologia, Reporter, Arancia Blu, Modus, Liberazione, Rassegna Sindacale, Avvenimenti Left/Avvenimenti, Liberazione, Terra, AntimafiaDuemila, Dazebao News, Roma Report, Peace Reporter, I Siciliani giovani. Ha collaborato con Rai, Telesur, RedeBras e RadioPop, Radio Città Futura, Arcoiris.tv. E’ stato fondatore del progetto editoriale de Gli Italiani.
Ha, realizzato numerosi documentari sia come autore che regista e ha scritto per il teatro e curato la regia di alcuni spettacoli.
Come documentarista ha firmato i lungometraggi “Fome Zero Sede Zero” e “Lona Preta” (realizzati in Brasile) e “De Ma – Trasformazione e declino” finalista del festival “Cinema e Lavoro” promosso dalla Cgil nel 2007. Nello stesso anno ha girato un ritratto di Lidia Menapace “Ci dichiariamo nipoti politici”. Ha realizzato numerosi i mediometraggi In Italia, Brasile, Mozambico e Sud Africa, fra cui “Il lato umano”, “Utopia Luar”, “Get on Board”, “Sulla stessa barca”, “Gli angeli del Brasile”. Ha collaborato alla realizzazione dello spettacolo teatrale “Bambini a dondolo” di Giulio Cavalli e scritto e curato la regia degli spettacoli “Cantata dal basso”, “Clic” e “Il lampo verde”.
Ha pubblicato nel 2009, per la casa editrice Socialmente, il libro A schiena dritta; con Coppola editore L’Italia cantata dal basso (2011) e Segreto di Stato (2012); con Errant Editions gli ebook Roma – un reportage e Utopia Brasil e altri due ebook Il lampo verde e L’Era Alemanna in self publishing. Successivamente ha scritto per Imprimatur il libro inchiesta Grande Raccordo Criminale (2014), di cui è coautore insieme alla giornalista Floriana Bulfon, seguito da Roma brucia (2015), In morte di Don Masino (2016), Il bandito della Guerra fredda (2017) e con Antonio Ingroia Le trattative (2018). Con Imprimatur ha anche ricoperto l’incarico di curatore di collana e editor.
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